Una delle tradizioni più antiche della Toscana: il Palio di Siena

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Il 2 luglio e il 16 agosto a Siena si corre il Palio. La corsa di cavalli montati a pelo più famosa al mondo. Qualcuno potrebbe pensare che è qualche cosa che viene fatto per i tantissimi turisti che si riversano in città per questa occasione. Niente di più sbagliato! Il Palio è nel DNA dei senesi. Lo è sempre stato e lo è anche adesso.

La corsa inizia con la Mossa e cioè la partenza. Ci sono 2 canapi (grosse corde) all’interno dei quali entrano, in un ordine stabilito per sorteggio, i 9 cavalli delle contrade partecipanti. Quando entra il 10° (ultimo) cavallo, con rincorsa, viene abbassato il canape anteriore e data la partenza.

Questo  è sempre il momento più difficile e complicato della corsa. La gente nella piazza rumoreggia, dà consigli, inveisce, si dispera se le cose vanno troppo per le lunghe  (il Campo NON ha illuminazione elettrica e se diventa buio la corsa è rimandata!)

Se non si è senesi è davvero difficile capire perché quel 10° cavallo non entri nei canapi e poi è assoluto mistero sul perché il Mossiere blocchi la corsa che è appena partita (anche se a noi sembra proprio regolare)! E poi, diciamocelo, ma che c’è di tanto complicato nel mettere in fila 10 cavalli?!

Se invece siete senesi sapete benissimo che se il cavallo della contrada vostra nemica è troppo ben posizionato voi non dovete entrare ma dovete invece aspettare proprio quell’attimo nel quale i cavalli più pericolosi sono in posizione svantaggiata, anche se la piazza deve aspettare per ore!

piazza del campo

Finalmente ha inizio la corsa. Quasi voi non ve ne accorgete neanche perché ormai non ci credete più, siete stremati dal caldo e dall’essere stati in piedi così a lungo MA improvvisamente senza che nessuno abbia detto niente è tutto SILENZIO!!!

La corsa dura 90 secondi, che la piazza passa senza respirare, e voi che siete lì e continuate a capire poco di quello che succede vi sentite  parte di un corpo che si muove insieme e che insieme è parte di questa città e di questa emozione.
Alla fine attorno a voi gioia e disperazione di chi ha vinto e di chi ha perso il Palio, che altro non è che un Vessillo dedicato alla Vergine Maria.
Andare a Siena da Firenze è molto semplice perché le due città sono molto ben collegate e quindi davvero vale la pena di prendersi un giorno per immergersi in questa antichissima tradizione per portarsi a casa qualcosa che si ricorderà per la vita.