La pelle a Firenze. Tutto quello che che c’è da sapere sulla storia, i negozi e le scuole della pelle a Firenze

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Firenze è rinomata in tutto il mondo anche per la sua tradizione nella lavorazione della pelle.
La città, insieme a gran parte della regione toscana, rappresenta il
fulcro della produzione pellettiera italiana, specialmente per quanto riguarda i prodotti di alta qualità e di lusso. Ancora oggi, in questo territorio, convivono prestigiosi marchi internazionali del settore accanto a piccole botteghe artigianali a gestione familiare.
Passeggiando per il centro della città e soprattutto in alcune zone, si sente proprio l’odore della pelle! Intraprendiamo qui un viaggio per capire perchè storicamente la pelle si trova a Firenze, e perchè ancora oggi è così rinomata. Infine vi indicherò alucuni negozi che meritano una visita se volete acquistare prodotti in pelle.

Storia della pelle a Firenze

 

Firenze è lavorazione del la pelle sin dal XIII secolo quando nel 1282 nasce l’Arte dei Cuoiai e Galigai. La corporazione era la stessa poiché i cuoiai e galigai erano pressoché lo stesso mestiere, con la differenza che i secondi erano più orientati alla produzione di suole per calzature (dal latino caliga).

La concia della pelle a Firenze

La pelle dell’animale doveva esserea lavorata (conciata) per poter essere utilizzata. Lo scopo infatti di questo particolare trattamento è quello di rendere la pelle morbida, impermeabile, traspirante e resistente, in modo da poterla utilizzare per farne scarpe, borse, giubbotti, piccoli accessori e molti altri prodotti.
Questa era una lavorazione maleodorante e lunga.
Le pelli da conciare erano essenzialmente in due tipi:
1. le pelli crude, ovvero quelle fresche appena macellate. I macellai tagliavano via tutti gli scarti quali coda, labbra, orecchie e gli eventuali residui di carne, destinando queste frattaglie ora all’alimentazione ora alla produzione di sapone e colla.
2. le pelli secche appartenenti ad animali morti da tempo e conservate sotto sale.

Tutte le pelli venivano poi gettate nel calcinaio e poi nella concia (una specie di vasca) dove stavano in ammollo fino a otto mesi in un bagno di acqua, orina fermentata e canizza (sterco di cane).
La lavorazione che all’inizio era vicino a Piazza Santa Trinita e a Palazzo Vecchio, dove scorreva un piccolo corso d’acqua. Ma con la costruzione degli Uffizi venne spostata in una zona più perifirica e cioè verso Santa Croce. Qui si trovano infatti ancora oggi i nomi che ricordano queste attività come via delle Conce e via dei Conciatori che in passato portava il nome di via dei Bucciai (coloro che lavoravano un tipo di pellame più fine) e via dei Pelacani.
Qui fino agli anni cinquanta del Novecento esistevano ancora laboratori del cuoio e canaletti di scolo che riversavano in Arno.

 

 

La produzione della pelle a Firenze oggi è portata avanti dal distretto del cuoio, in particolare a Ponte a Egola, Castelfranco di Sotto, Santa Croce sull’Arno, Fucecchio (circa ad una ora di auto da Firenze). Questo è divenuto un riferimento importante a livello mondiale per la produzione del cuoio e della pelle, che continua a portare avanti la tradizione dell’antica conceria toscana, ma con l’attenzione all’uomo, all’eco-sostenibilità e all’ambiente.

 

 

Scuola della pelle a Firenze

La scuola del cuoio, via San Giuseppe

Fondata nel 1950 grazie all’iniziativa la famiglia Gori (artigiani pellettieri fiorentini dal 1930) e dei Frati Francescani di Santa Croce che volevano insegnare un lavoro ai tanti orfani che la grande guerra aveva lasciato. I Gori misero la tecnica, l’esperienza e l’amore del lavoro in bottega ed i frati misero alcune celle dei suggestivi spazi adiacenti la Basilica di Santa Croce. Questa è una attività formativa davvero preziosa che mantiene viva la lavorazione con i metodi tradizionali.
Qui si possono anche comprare bellissime borse, portafogli, cinture e giacche.
Quindi qui si compra il MADE in FLORENCE

Schola Academy, via Pindemonte

SCHOLA è un’Accademia, con sede a Firenze, dedicata all’artigianato e alla qualità senza compromessi nella pelle e in molto altro. I programmi principali hanno una durata di 20 settimane. I maestri guidano gli studenti lungo tutto il percorso scolastico, seguendoli nella realizzazione di prodotti e progetti nell’ambito del Made in Italy. Durante l’anno accademico vengono offerti anche programmi stagionali e accreditati.

Dove comprare la pelle a Firenze

     Il Bisonte, Via del Parione

Il cuore pulsante dell’universo de Il Bisonte è custodito da una filiera cortissima che si stende lungo il percorso del fiume Arno. Tutti i fornitori di pellami e i tessuti e tutti i laboratori di concia, tamponatura, taglio, spaccatura, scarnitura e cucitura a mano sono situati nel raggio di 30 km dallo stabilimento principale di Pontassieve, al centro di un territorio-simbolo del miglior sapere artigianale fin dall’antichità.
Patron di questo marchio ormai conosciuto in tutto il mondo è Wanny di Filippo, una vita dedicata alla lavorazione della pelle.

Pelletteria Artigiana Viviani, Via Guelfa, 3/A

Amo questo laboratorio molto vicino alla Galleria dell’Accademia perchè è una gran bella bottega ed è anche una bella storia.
Tutto nasce da Renato che negli anni 20 del 190 impara il lavoro di pellettiere proprio da Guccio Gucci, che aveva appena aperto la sua bottega. Poi va a Buenos Aires e nel 1965 ritorna a Firenze ed è pronto per aprire la sua di bottega.
Il punto di forza di Viviani è il negozio che ha il laboratorio annesso. Mentre si acquista un pezzo unico di artigianato si può vedere dove e come le borse vengono create da esperti artigiani.
Ora la bottega è portata avanti da Viviana e Leonardo Viviani, seconda e terza generazione di Viviani!
Specialità: borse da donna per tutte le occasioni, ma anche eleganti borse da lavoro, portafogli e accessori.

Mercato del Cuoio di San Lorenzo e Mercato della Loggia del Porcellino

Se invece non siete in cerca della borsa della vita, ma semplicemente cercate qualcosa di semplice e che non debba durare in eterno, allora il Mercato del Cuoio di San Lorenzo oppure il Mercato della Loggia del Porcellino sono sicuramente i più indicati.
Si trovano dei begli oggetti che sono adatti a tutte le tasche. Bisogna però essere consapevoli di quello che si acquista. Intendo dire che se la borsa riporta l’etichetta Made in Italy, bisogna sapere che questo non dà la sicurezza che sia stata fatte in Italia e neppure che i pellami usati provengano da animali allevati in Italia. Putroppo la legge italiana autorizza a mettere l’etichetta MADE IN ITALY anche quando solo un piccolissimo pezzo del processo della lavorazione è fatto qui.
E’ il negozio che, praticamente “certifica” che il Made in Italy sia davvero tale perchè sa dove viene fatto il prodotto
Quindi, in sostanza, l’unico elemento per valutare l’autenticità del Made in Italy e che aiuta a valutare la qualità è il prezzo.
La pelle di qualità e la lavorazione di qualità non sono mai economici perchè durano nel tempo e raramente si trovano al mercato.

In conclusione, la storia della produzione della pelle a Firenze è una storia di passione, dedizione e maestria artigianale. Grazie alla sua lunga tradizione e al suo impegno per l’innovazione, Firenze continua a essere un punto di riferimento nel mondo della pelletteria, con prodotti che rappresentano al meglio l’eccellenza del Made in Italy.