Galileo Galilei è sepolto nella chiesa di Santa Croce, ma al momento della sua morte il suo corpo si trovava altrove. Le sue teorie infatti si scontravano contro quelle delle chiesa e fu per questo condannato dall’Inquisizione.
Alla sua morte Papa Urbano VIII non volle che Galileo fosse sepolto in una delle tombe monumentali della chiesa, e fu così sepolto dai frati di Santa Croce nella Cappella del Noviziato, vale a dire in un’area meno visibile della chiesa.
Galileo è stato ufficialmente riabilitato nel 1992, da Papa Giovanni Paolo II: sembra incredibile ma è così! Certo si può dire che la sua affermazione come scienziato si ha già a partire dal 1700, con l’avvento dell’Illuminismo: fu infatti nel diciottesimo secolo che il suo corpo venne traslato all’interno della chiesa e posto dove si trova adesso.
Una curiosità: quando la bara fu aperta vennero trovati altri due corpi; quello del suo allievo e curatore di molte sue opere Vincenzo Viviani e quello di una donna, più giovane di Galileo. Non ci sono documenti che ne accertino l’identità, ma tutto fa pensare che sia l’amata figlia Suor Maria Celeste. Probabilmente l’allievo Viviani, in onore della grande devozione per il suo maestro, volle farlo riposare per sempre con la propria figlia. Alla sua morte infatti Galileo stava ancora scontando la pena e non ebbe mai modo di rivederla.
Appunti di viaggio
Quando acquistate il biglietto per entrare ricordatevi che esiste la possibilità di farne uno cumulativo con Palazzo Strozzi, quando ci sono delle mostre in corso. Secondo noi ne vale la pena!