Michelangelo: un ritratto
Un viaggio nel cuore dell’uomo e dell’artista
Durata 2:30 ore
A piedi
Adatto ai disabili
I biglietti sono extra, comprati da noi e NON sono RIMBORSABILI
Cosa è incluso nel tour:
Guida privata
Accesso prioritario al museo (salta la fila)
Itinerario personalizzato
Radio con più di 6 persone
Assistenza completa durante il tour
Esperienza interattiva
Scopri la Galleria dell'Accademia e il Museo dell'Opera del Duomo con Guided Florence tours
Questo tour ci porta nel cuore di Michelangelo, attraverso due delle sue opere più emblematiche: il David e la Pietà Bandini. Due sculture, due momenti di vita opposti: il giovane artista che sfida il marmo con l’energia della giovinezza e il maestro anziano che si confronta con la fragilità e la mortalità. Il David è un’opera pubblica, un simbolo di forza e di ideali, mentre la Pietà Bandini è un’opera privata, il dialogo silenzioso di un uomo con la propria fine.
Questo tour non è solo un viaggio nell’arte, ma un’immersione nella vita di Michelangelo. Dal giovane scultore che sfida i limiti tecnici per creare la perfezione, all’uomo maturo che riflette sulla propria mortalità.
Due opere, due ritratti dell’anima di un genio immortale.
Come si svolge il tour
Il tour inizia con la Galleria dell’Accademia, dove ammirerete il celebre David, simbolo di forza e bellezza ideale, insieme ai Prigioni, le sculture incompiute che sembrano emergere dalla pietra, testimoniando il genio tormentato di Michelangelo.
Il giovane Michelangelo, aveva 26 anni, scolpisce un eroe biblico che incarna l’intelligenza e la determinazione: David non è colto nell’atto della vittoria, ma nel momento della concentrazione prima della battaglia. Il suo sguardo fiero, i muscoli tesi, il corpo perfettamente proporzionato sono la celebrazione dell’uomo rinascimentale, padrone del proprio destino.
Vasari, il primo grande storico dell’arte, scrisse che il David era “così perfetto che chiunque lo veda non ha più bisogno di ammirare altre statue.”
Si prosegue poi alla scoperta di Michelangelo al Museo dell’Opera del Duomo per ammirare soprattutto la Pietà Bandini.
Cinquant’anni dopo aver scolpito il David, Michelangelo torna al marmo con una nuova consapevolezza. La Pietà Bandini è l’opera di un uomo che ormai sente il peso degli anni e della vita. A differenza
della Pietà giovanile di San Pietro, qui la composizione è più tormentata: il corpo di Cristo è sorretto con fatica, le figure si intrecciano in un doloroso abbraccio.
Michelangelo si autoritrae nell’opera, nel volto di Nicodemo, il personaggio che sostiene Cristo, quasi a rappresentare la propria meditazione sulla morte e sulla salvezza.
Storia del David e della Pietà Bandini
Il David, scolpito tra il 1501 e il 1504, è l’icona della perfezione e della potenza. Michelangelo
aveva solo ventisei anni quando ricevette l’incarico di trasformare un gigantesco blocco di
marmo, già scartato da altri artisti, in un capolavoro. La statua doveva essere collocata sul Duomo
di Firenze, ma la sua bellezza era così straordinaria che venne destinata a Piazza della Signoria
per diventare simbolo della Repubblica Fiorentina.
La Pietà Bandini, scolpita tra il 1547 e il 1555, è una delle opere più intime e sofferte di Michelangelo. L’artista la concepì inizialmente per la propria tomba, riflettendo il suo rapporto tormentato con la morte e la spiritualità. Il gruppo scultoreo rappresenta Cristo sostenuto da Nicodemo, la Vergine Maria e Maria Maddalena, in una composizione drammatica e spezzata, che esprime un profondo senso di dolore. Non soddisfatto del risultato, Michelangelo colpì l’opera con un martello, lasciandola incompiuta.
Foto Testimonianze
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