La Rificolona, la festa delle lanterne che ha origini contadine

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L’origine della Rificolona si perde nella notte dei tempi.

Come molte delle feste popolari fiorentine nasce come celebrazione della natività di Maria (cade infatti il 7 settembre, la vigilia del giorno santo) e si è trasformata nel tempo in un appuntamento cittadino che mette insieme sacro e profano.
Durante la notte le famiglie fiorentine si raccolgono in strada con delle lanterne di carta o di tela e percorrono le vie della città, talvolta intonando simpatici ritornelli.

Ma come nasce?

Un tempo, per la festa della natività di Maria, i contadini provenienti da fuori città raggiungevano Firenze per celebrare la Vergine e si radunavano nei pressi della chiesa di SS.ma Annunziata.
Da una parte erano spinti dalla devozione, dall’altra da un interesse economico, dato che in quel giorno si organizzava nella piazza e nelle vie adiacenti un mercato in cui avrebbero potuto presentare e vendere la propria merce.

Potete dunque immaginarvi l’arrivo di queste persone a Firenze: stanche e sporche per il lungo viaggio, mal vestite e dai modi rozzi, in quanto non abituati alla raffinatezza e al garbo, e oltretutto carichi di merce e prodotti vari… arrivare in città in tarda serata o a notte fonda con in mano lunghe lanterne per illuminare il proprio cammino.

Ah ecco da dove ha origine l’uso delle lanterne… ma perché questo nome?

I giovani fiorentini, da sempre avvezzi allo scherno, non aspettavano altro tutto l’anno.
Al loro arrivo e durante la loro permanenza notturna nei loggiati di Piazza Santa SS.ma Annunziata, queste persone erano infatti oggetto di scherzi e di commenti insolenti. Soprattutto le donne, e in particolare quelle dalle curve prosperose, si usava chiamarle Fierucolone (o peggio Fieruculone), per intendere persone che venivano per imbastire la fiera e che erano fornite di… un ampio posteriore.

Ed oggi?

Da questo, col tempo, si è poi passati alla contrazione ancora in uso, Rificolona, con la quale non si intendono le contadine, bensì le lanterne stesse. I fiorentini, infatti, per scimmiottare le fiaccole che arrivavano dal contado iniziarono a produrre lanterne a forma di gonne e a cantare stornelli per prendere in giro queste persone.
Per un po’ di anni queste lanterne sono state fabbricate in casa dai fiorentini, ma con il tempo è prevalsa l’usanza di comprarle già pronte. Certo hanno perso un po’ di fascino, ma l’atmosfera che si respira in città è molto calda e preserva un che di ancestrale.

Appunti di viaggio
Settembre è un mese adatto per visitare Firenze, in quanto la città è un po’ meno affollata dai turisti rispetto ai mesi precedenti e le giornate sono ancora lunghe e conservano l’aria estiva. L’ideale per una vacanza di qualche giorno, in cui riservarsi anche un po’ di tempo per un tour guidato in gruppo.